Queste sono le peggiori università italiane: “rimani disoccupato a vita” | Spendi una barca di soldi per niente


Fai attenzione a non iscriverti a queste università: rischi di spendere soldi inutili e di non trovare mai lavoro
È ufficiale: queste sono le peggiori università del Bel Paese.
Secondo una recente classifica, se ti iscrivi presso uno di questi atenei non farai che sprecare soldi invano.
Ma non finisce qui: stando alle medesime stime, hai anche più probabilità di rimanere disoccupato.
Ecco allora quali sono le università finite in fondo alla graduatoria.
Attenzione, queste sono le peggiori università d’ItaliaAnche se l’Italia non è un Paese noto per investire troppo nell’istruzione – specialmente negli ultimi tempi – la cultura, fortunatamente, continua a resistere. Lo Stivale è infatti costellato di centri di ricerca che brillano per innovazione, di atenei che si contraddistinguono per l’offerta formativa e di corsi di laurea apprezzati in tutto il mondo per la loro unicità. Allo stesso tempo, però, ci sono università che sarebbe assolutamente meglio evitare. Secondo quanto emerso dalle ultime analisi, iscrivervisi non rappresenterebbe nient’altro che una perdita di tempo.
Non solo: stando ai dati raccolti, se studi in questi istituti hai alte probabilità di rimanere disoccupato più a lungo rispetto ai laureandi di altri atenei. E no, non si tratta di università sconosciute o poco frequentate, ma di poli apprezzati dagli studenti di tutto il Paese, con test di ingresso restrittivi e tasse annuali di un certo tipo. Passa al prossimo paragrafo per scoprire di quali università stiamo parlando.

Facciamo chiarezza: i dati non si riferiscono propriamente alle “peggiori” università italiane. Secondo quanto emerso, tuttavia, vi sono alcuni corsi di laurea che registrano meno iscritti rispetto ad altri. In testa, tra questi ultimi, troviamo alcuni corsi nell’ambito delle professioni sanitarie – ad esempio, Assistente Sanitario, Terapista Occupazionale o Tecnico Audiometrista – che registrano un rapporto di domande/posti molto basso.
Per quanto riguarda gli atenei nello specifico, pare che gli istituti che registrano il numero complessivamente più basso di studenti siano le seguenti: l’Università Dante Alighieri di Reggio Calabria (con 599 iscritti) e l’Università telematica “Torrevecchia Teatina Leonardo da Vinci” (con appena 45 iscritti). Infine, la ricerca fa emergere i corsi di laurea con minore attrattiva, nonché Agraria e Veterinaria, Lettere e Filosofia, Scienze della Formazione o Architettura. Nonostante l’importanza di tali corsi, a demotivare gli studenti ci pensano purtroppo scarse opportunità lavorative, percezioni errate nel mondo del lavoro o crisi di settore. Risultati amari che fanno riflettere sull’importanza di fondi da destinare all’istruzione e alla formazione.
Sicilia News 24